San Giovanni d’Asso

Il Bosco della Ragnaia

Creato dall’artista americano Sheppard Craige, il Bosco della Ragnaia a San Giovanni d’Asso, è un’opera contemporanea che ha avuto inizio nel 1996 e ancora oggi continua. Sotto le alte querce ci sono aiuole e vialetti, che portano a opere con strane statuette e iscrizioni. Alcune familiari, altre enigmatiche, e altre che esprimono un senso capriccioso dell’autore. Niente ha un senso, tutto è aperto alle interpretazioni personali. Troverete l’Altare dello Scetticismo, il Centro dell’Universo, e di un Oracolo di te stesso. Il bosco è grande, basta un niente per passarci due ore a girellare e curiosare tentando di dare una logica a tutto. Non ci riuscirete.

Il Bosco si trova alla periferia di San Giovanni d’Asso, nella Val d’Orcia e, chi vuole approfondire la conoscenza dell’opera, può chiedere l’opuscolo “Il Bosco della Ragnaia” di Sheppard Craige, distribuito gratuitamente dal Comune di S.Giovanni d’Asso.

Perchè si chiama ragnaia? Le ragnaie erano piccoli boschi di leccio, formati da lunghi filari di macchia impenetrabile, disposti come vialetti, dove si tendevano delle reti dette ragne, per catturare gli uccelletti attirati dall’acqua e dall’ombra. Un tempo le ragnaie erano situate nei giardini delle ville, diventando cosi un elemento inconfondibile del paesaggio toscano. Questa di San Giovanni d’Asso è stata piantata nel settecento, per catturare uccellini che finivano nel piatto dei signori del vicino castello.
Il bosco è aperto da Marzo a Novembre a ingresso libero, dall’alba al tramonto.