Botro ai Buchi

San Gimignano: l’Orrido di Botro ai Buchi

“… Io vidi nella selva a’ confini un’apertura meravigliosa: apriva sopra di me la sua bocca quasi di leone che rugge per fame.
Il dorso boschivo si apriva in ascose voragini: n’usciva il torrente di Cison, dove Elia precipitò i profeti di Baal.
Entrò l’acqua nei forami e vi prese domicilio: come cera liquefatta si sciolsero le pietre.
Divenne rifugio della volpe, dell’istrice, dello spinoso: quivi son rettili senza numero, animali piccioli e grandi.
Dall’alto scende uno spiraglio di luce: senza esso le tenebre esteriori e coi suoi spettri la notte.
Cauto cammina, o pastore, insieme co’ greggi: la macchia, i pruni ti nascondono le fauci della morte…”
Dal salmo “Il Broto ai Buchi” – Tratto da “La Torre di Montemiccioli e il Broto ai Buchi” di U.Nomi Pesciolini (1906).

La prima volta ci sono stato nel 1994, calandomi con le corde perchè c’erano dei salti di 3 o 4 metri. In seguito qualcuno vi ha posto delle catene ancorate alla roccia e delle scalette in legno, ma la furia delle acque in piena ne ha portate via una parte. Questa di adesso è la quarta volta che lo percorro e, aiutandosi con le catene rimaste, si risale abbastanza bene. Ogni volta è sempre diverso, l’acqua in piena lo rimodella.
Bisogna stare molto attenti a non scivolare sulle rocce sempre umide. Sconsiglio inoltre di percorrerlo in periodi di pioggia perchè impraticabile, e con forte vento perchè dall’alto possono cadere rami o sassi. Sono necessari scarponi alti da trekking con suola ben marcata. Non è raro trovare all’interno qualche animale morto caduto dall’alto, e soprattutto, occhio dove si mettono mani e piedi per la presenza di vipere.
Il nome di Botro ai Buchi deriva dai numerosi buchi e anfratti presenti nelle pareti, che offrono rifugio a molti animali e uccelli.

Come trovarlo: Da San Gimignano si prende la strada per Volterra e, poco oltre il carcere di Ranza si prende la sterrata sulla destra direzione Pugiano. Dopo circa 1 km si arriva a un ponte di cemento sul torrente Riguardi: qui si lascia l’auto. Si attraversa il ponte a si scende sulla sinistra, per poi prendere il letto del torrente in secca subito a destra (se c’è acqua rinunciate). Si risale e dopo circa 800 metri si entra nel Botro. Arrivati alla fine consiglio di ripercorrerlo all’indietro perchè vi apparirà tutto diverso. Venendo invece da Colle Val d’Elsa o da Volterra, arrivati a Castel San Gimignano, si prende la strada verso San Gimignano e dopo circa 2 km troviamo il bivio per Pugiano a sinistra. Guarda come arrivarci su Google Maps.