Le Gole del Verdon e la fioritura della lavanda
Le Gole del Verdon (Gorges du Verdon) sono considerate il canyon più spettacolare d’Europa, lungo circa 25 km e profondo fino a 700 metri. La loro conformazione è il risultato dell’erosione del fiume omonimo che, in millenni di attività, ha aperto il suo passaggio attraverso le montagne. Il letto del fiume, che ha una larghezza variabile da un minimo di sei ad un massimo di 100 metri, penetra per quasi 25 km tra le ripide pareti delle montagne, con cascate, gorghi e giochi d’acqua. Ambiente ideale per gli amanti del rafting, dell’arrampicata e del trekking. Per vederle ci sono due possibilità, una esterna e l’altra interna. Noi le abbiamo provate tutte e due.
La nostra base è stata Castellane, paese con tutti i servizi, il più vicino all’ingresso delle gole. Qui consiglio la salita alla Cappella di Notre-Dame du Roc, bel punto panoramico sul paese e su tutta la valle. Per il giro esterno, da Castellane si prende la strada in direzione La Palud, per poi deviare a sinistra sulla Route des Crètes, la panoramica che costeggia le gole fino al lago di Sainte Croix. I punti panoramici, con relativo parcheggio, sono ben segnalati, e permettono di vederle dall’alto con diverse prospettive. La strada in alcuni punti è stretta e tortuosa, bisogna quindi fare attenzione perchè è molto trafficata, in particolare nei gioni festivi. Arrivati al lago, per tornare indietro senza fare lo stesso percorso, si può passare da La Palud Sur Verdon, paesino caratteristico, e da Rougon, arroccato sopra le gole.
Per il giro interno ci sono due possibilità: il sentiero dell’Imbut e il sentiero Martel. Noi abbiamo fatto il secondo, che attraversa tutta la parte più bella. Da Castellane si va in auto fino a Point Sublime, e qui si prende l’autobus che ci porta fino allo Chalet de La Maline, dove inizia il trekking, facile ma lungo, sei ore di cammino senza le soste. Il sentiero è molto infrascato tra gli alberi e, a parte qualche affaccio, non permette una grande visione. Inoltre, quando arriviamo al canyon, la parte più bella e spettacolare, ci fa entrare in una galleria laterale con due soli affacci che non offrono molto. Portate con voi una frontale perchè la galleria non è illuminata. L’Imbut è più breve ma più difficile, e al momento era chiuso causa frana.
La fioritura della lavanda inizia nel mese di giugno e finisce ad agosto, a seconda dell’altitudine dei campi. Alla fine di luglio, abbiamo cercato le zone più in alto. Qui in basso è possibile scaricare una mappa dove sono evidenziate le zone con il periodo di fioritura.
Ripartiti da Castellane la prima tappa è stata Moustiers Sainte-Marie, arroccato tra due rupi rocciose. Un concentrato di negozietti e botteghe di ceramica, ristoranti e caffè. Un pò troppo turistico. Da qui ci siamo diretti a Valensole, uno dei pochi paesi con un ufficio turistico in grado di darci tutte le info sulla fioritura. Valensole è famosa per il suo Plateau di campi di lavanda, altipiano a 580 m di altitudine, purtroppo già trebbiata al nostro passaggio. Si, trebbiata proprio come il grano, con la mietitrebbia. Le successive tappe sono state Forcalquier, Banon (con intorno la miglior fioritura), Simiane, Roussillon (classificato tra i più belli di Francia, è il villaggio dell’ocra, con le case di mille sfumature rossastre) e poi fino all’Abbazia di Senanque, chiusa per lavori. Ultima tappa a Gordes, arroccato su uno sperone di roccia, da vedere dal punto panoramico ben segnalato. Purtroppo è famoso solo perchè vi è stato girato un film con Russel Crowe… Carissimo come prezzi.
Per tutte le informazioni possibili consultate i seguenti siti: Ufficio Turismo Castellane, Provenza guida di viaggio, Parco del Verdon.