Pozzo di San Patrizio e Orvieto Underground
Orvieto è conosciutissima, per il Pozzo di San Patrizio, per la cattedrale, e il bel centro storico. Ma pochi conoscono la Orvieto sotterranea, la rete di cunicoli che si snoda sotto alla città moderna. Oggi è possibile vederla con visite guidate e scoprire come ci vivevano centinaia di anni fa gli orvietani, addirittura allevandoci animali.
Orvieto Underground – Un percorso guidato che consente di scoprire i sotterranei di Orvieto, scavati dagli antichi abitanti in circa 2500 anni di lavori ininterrotti. La natura geologica della rupe su cui sorge Orvieto, ha consentito agli abitanti di scavare un numero incredibile di cavità che si intersecano sotto al moderno tessuto urbano. Un incredibile mondo sotterraneo scavato, utilizzato e poi abbandonato. Un labirinto di oltre 1200 tra grotte, cunicoli, pozzi, cisterne, creato dall’uomo, solo con il piccone, in quasi tre millenni di ostinato e continuo lavoro. Il tortuoso percorso sotterraneo corre parallelo alla rupe, con panoramiche aperture che permettono alla luce del giorno di spezzare il buio, in un succedersi di cunicoli, scale, passaggi inattesi, stanze sovrapposte, sulle cui pareti si può leggere, in mille piccole nicchie quadrangolari, la millenaria avventura della nascita di questa città sotterranea. Informazioni per le visite su Orvietounderground.it.
Pozzo di San Patrizio – Il pozzo è una struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto, tra il 1527 e il 1537, per volere di papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città in cui si era ritirato. Durante le assenze di Antonio da Sangallo i lavori furono affidati a Giovanni Battista da Cortona, mentre le parti decorative sono di Simone Mosca. Progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio, i lavori del pozzo furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549). L’accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l’acqua estratta, senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all’unica via che saliva al paese dal fondovalle (Fonte Wikipedia.org). Info per le visite Orvietoviva.com.