Dentro l’Orrido di Botri
L’Orrido di Botri è un’aspra e imponente gola scavata nelle rocce calcaree dell’Appennino dalle fredde acque del torrente Rio Pelago. Questo scorre tra alte pareti rocciose, creando un ambiente naturale suggestivo e di notevole interesse geologico e naturalistico. Il canyon si inserisce in un paesaggio appenninico caratterizzato da ambienti rupestri ed estese faggete, dominato dalle cime del Monte Rondinaio e delle Tre Potenze che sfiorano i 2000 metri. L’istituzione della Riserva Naturale ha permesso la conservazione di questo sito, in cui la flora è particolarmente ricca e interessante. Anche la fauna comprende molte specie animali, tra le quali spicca l’aquila reale, che in questi luoghi ancora nidifica.
Informazioni utili – Le visite partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola, dove si trovano il centro accoglienza del C.F.S. e la biglietteria. L’itinerario, tutto in acqua, richiede circa 4 ore a/r e termina nel punto chiamato “Piscina”, dove inizia l’altro percorso ancora più impegnativo che necessita di guida. E’ richiesto abbigliamento adeguato, vecchi scarponi con calze per camminare in acqua perchè è molto fredda. Obbligatorio il casco di protezione causa la possibile caduta di sassi. Info dettagliate sul sito dei Carabinieri Forestali.
Come arrivare – La Riserva è raggiungibile da Lucca con la SS 12 del Brennero, che si percorre fino a Fornoli, nei pressi di Bagni di Lucca; si devia poi verso Tereglio, imboccando la Provinciale 56, e seguendo le indicazioni per Ponte a Gaio-Orrido di Botri.
















