Isole Eolie

Le Isole Eolie

Le cose che non si dimenticano: l’azzurro del mare, di tutte le tonalità possibili, e la trasparenza dell’acqua. E collegato al mare, il mal di mare, dato che ogni giorno bisogna prendere un traghetto. I panorami, su tutte le isole. I colori delle rocce, dal nero della lava al bianco della pomice. Il divertimento a perdersi negli stretti vicoli della Casbah, la parte vecchia del paese. La brioche con il gelato a merenda. I cannoli e i sesamini della pasticceria D’Ambra. Le chiacchere mattutine con i pescatori mentre tolgono il pescato dalle reti, ci avrei passato le ore.

Alicudi – L’isola della serenità. Quando sbarchi ti accoglie solo il rumore del mare e del vento. Niente auto o moto, pochi turisti, consapevoli, meno di cento abitanti, qualche mulo per i trasporti, tante barche. Niente strade, solo mulattiere fatte di scalini. Quando cammini, se alzi gli occhi verso l’orizzonte, il cielo si fonde con il mare. E ti senti solo, sperduto, ma in pace con il mondo, sereno. Ci passerei la vecchiaia.
Filicudi – Visita troppo breve, di passaggio al ritorno da Alicudi. Bello il panorama dal promontorio di Capo Graziano, e bella la lunga spiaggia vicino al porto, fatta di ciottoli rotondi. Scomodissimi…
Lipari – La più grande, per girarla tutta ho noleggiato una Citroen Mehari anni 70 (un tuffo nel passato invece che in mare). Bella ma troppo invasa dai turisti. Consiglio una visita a Chiesa Vecchia, nella frazione di Quattropani, per la bellezza della chiesa (oggi Santuario) e per il panorama, da uno dei punti più alti dell’isola.
Panarea – La più piccola delle sette. L’isola dei Vip, con il paese fatto di belle casette bianche ordinatissime. E’ un piacere passeggiarci. Colpisce il colore del mare, in particolare a Cala Junco, la piscina naturale.
Salina – L’Isola Misteriosa. Coperta di nuvole, siamo saliti con la nebbia intorno e siamo arrivati in cima al Fossa delle Felci immersi nella nebbia… La vetta più alta delle Eolie (962 m), con il panorama più bello. Io vedevo tutto bianco…
Stromboli – Caotica e rumorosa, ma non per il vulcano che brontola a intervalli regolari, ma per gli Ape 50 che scorrazzano per l’unica via principale. Rumorosi e guidati in modo spericolato. Bellissimo di notte il cielo stellato senza la pubblica illuminazione. Il vulcano non l’ho proprio visto, solo la Sciara del Fuoco. E’ sempre rimasto sotto le nuvole, ed era la meta più agognata, insieme a Ginostra, vista solo dal mare.
Vulcano – Un calderone fumante con tanta gente che ci gira intorno, sul bordo. Bello però, soprattutto per le rocce colorate dai gas delle fumarole: rosse, gialle, nere, grigie e arancioni. Merita una visita anche la Spiaggia Nera, particolare, per la sabbia, nera appunto.