Salita a Cima Sasso
Testo e foto di Daniele Mora
In Val Grande ci si va solo a piedi e quasi sempre si è da soli.
Dal 1992 questa area piuttosto piccola, circa 150 kmq contro i 710 kmq del Gran Paradiso. Dalle caratteristiche scorbutiche e indisciplinate è diventata uno dei 27 Parchi Nazionali esistenti in Italia e, contemporaneamente, la zona “wilderness” (letteralmente “regione selvaggia”) più estesa d’Europa, dal fascino unico e incontaminato.
La sua cima più alta è il Monte Togano, di “soli” 2301 m, situata all’estremità nord. Tutto il parco, quindi, non raggiunge quote eccelse, ma dal momento che le escursioni partono solitamente da punti bassi, i dislivelli possono superare tranquillamente i 1300 m. Siamo di fronte ad una vasta zona che è tutto un susseguirsi di vallette e cime, senza alcun insediamento umano se non pochi alpeggi abbandonati da anni, in cui perdere l’orientamento non è così difficile. Per fortuna la sentieristica è ben tracciata e sono molte le guide e i siti che ne illustrano i percorsi. Tra questi trekking, quello che più mi è rimasto nella memoria, un po’ per la difficoltà di alcuni passaggi e molto per la grandiosa e spettacolare porzione di panorama che mi ha regalato, è quello che porta alla Cima Sasso, a 1916 m.
Itinerario – La partenza è dal paese di Cicogna (732 m), lasciando l’auto nel parcheggio antistante la sede del Parco, davanti al bar. Da qui si sale al paese superando la chiesa, e individuato il cartello per Alpe Prà, vicino al monumento dei Caduti, lo si prende risalendo un comodo sentiero scalinato in sasso. In poco più di un ora si raggiunge il “falsissimo” piano dell’Alpe Prà dominato dalla bella struttura del rifugio Casa dell’Alpino (1250 m). Proseguiamo lasciandoci il rifugio alle spalle e risalendo l’evidente sentiero ancora ben segnato, che si tuffa in decisa salita in un fitto bosco di faggi e di pini. Da qui in poi il percorso si deve classificare per escursionisti esperti (EE). Un passaggio importante si incontra a 1300 m circa, quando occorre individuare un segno di sentiero bianco-rosso probabilmente seminascosto dalle foglie, che costringe ad una impegnativa risalita nel bel mezzo delle rocce che tagliano la cresta da sinistra a destra. Dopo la spaccatura si incontrano ancora diversi tratti piuttosto esposti ma non impegnativi e, su sentiero quasi pianeggiante, si raggiunge in pochi minuti la sella erbosa dell’Alpe Leciurt (1311 m). Si prosegue lungo la dorsale di sinistra ancora in costante salita e, per la prima parte, di facile percorribilità. A circa 1500 m di quota gli alberi si diradano quasi all’improvviso, lasciando la lunga cresta di Belmello scoperta ed esposta al vento che da queste parti è quasi perenne. Abbiamo davanti la Colma, che ancora copre la vista della Cima Sasso, e il tracciato diventa più accidentato costringendo ad una maggiore attenzione. Si avanza prima sul lato destro e poi su quello sinistro della dorsale, arrampicando su rocce piuttosto esposte dove occorre un po’ di cautela. L’attacco alla cima inizia ai 1750 m dove il sentiero si fa decisamente aspro, fino a una cinquantina di metri dalla vetta, da dove si procede un po’ ad intuito. Lo spettacolo che offre questa faticosa cima è davvero unico e inaspettato e spero che dalle foto si intuisca. Non so davvero da quale altra parte si possa gustare una così ampia porzione della Valle Padana, con l’incredibile vista di ben cinque laghi. Proprio sotto di noi il Lago Maggiore, a sinistra ecco gli specchi più piccoli dei laghi di Monate, Comabbio e quello un po’ più grande di Varese, mentre a destra, oltre al ben evidente Mottarone, la conca del Lago d’Orta, che è davvero un gioiello. Girando lo sguardo a destra, precisamente verso ovest, ecco tutta una serie di over 4000: Monte Rosa, Strahlhorn, Rimpfidchhorn, il massiccio del Dom, il Weissmies e poi il Lagginhorn e il Fletshhorn. La discesa è per lo stesso sentiero.
L’escursione è lunga circa 12 km A/R e il dislivello è 1300 m salita/discesa.
Informazioni utili sul sito ufficiale del Parco Nazionale Val Grande.
Su Google Maps è possibile vedere l’itinerario su mappa satellitare e, qui in basso si può scaricare la traccia Gps e le foto panoramiche in HD.