Da Pienza a Vitaleta sulla Strada del Gladiatore
Pienza, incantevole gioiello rinascimentale pensato e voluto dal suo più illustre concittadino, Enea Silvio Piccolomini, che salì al soglio di Pietro nel 1458 con il nome di Pio II. Questi affidò a Bernardo Rossellino la ristrutturazione del suo paese natale, Corsignano, che lo rinnovò secondo i canoni della città ideale, di moda in quel periodo, trasformandolo in un piccolo gioiello architettonico. Dopo la morte di Pio II si chiamerà Pienza in suo onore.
La Cappella della Madonna di Vitaleta, di probabile origine tardo-rinascimentale, è ricordata per la prima volta in un documento del 1590. L’edificio, in seguito danneggiato da un terremoto, venne riprogettato completamente dall’architetto Giuseppe Partini nel 1884, ispirandosi ai nuovi modelli cinquecenteschi. Oggi è di proprietà privata ed è sotto tutela UNESCO.
Il nostro itinerario, facile di 10 km con 350 m di dislivello +/-, parte dalla Porta a Prato in direzione della Pieve dei Santi Vito e Modesto a Corsignano, costruzione romanica risalente al XII sec. Da qui, sulla sinistra in discesa, si vede dall’alto la Strada del Gladiatore, che faremo al ritorno. Si prosegue invece sempre avanti sulla strada bianca principale per circa 3,5 km, fino alla deviazione a destra che porta a Vitaleta. Consiglio di fare l’escursione nel pomeriggio, per godersi il suggestivo spettacolo delle Crete al tramonto. Per il ritorno si torna indietro alla strada bianca e la si imbocca verso destra, con direzione agriturismo Terrapille. Qui arrivati, si devia a sinistra per la Strada del Gladiatore, che ci riporta alla Pieve di Corsignano.
Su Google Maps è possibile vedere il percorso su mappa satellitare e, qui in basso, si può scaricare la traccia GPS.










