Siena, le fontane delle contrade
Pur non essendo parte del tessuto urbano da tempi storicamente remoti e gloriosi, bensì dall’immediato dopoguerra, le fontanine sono entrate ormai nel patrimonio delle istituzioni sacre alla vita contradaiola. E sono talvolta piccoli monumenti, sculture anche pregevoli, di artisti o artigiani.
Patrimonio della contrada, poiché è con quell’acqua che viene consacrato lo status di contradaiolo attraverso il “battesimo”. In occasione della festa del Santo Patrono del rione, il Priore o Governatore provvede, bagnando appena i capelli ed annodando il fazzoletto della contrada al collo del neo-battezzato, al rito di iniziazione alla vita di contrada. Simbolicamente si rinforza e si rinnova il legame tra neo-contradaiolo ed il suo rione. E’ il rinascere attraverso l’acqua a nuova vita sia per il rione che per il nuovo adepto. L’idea di questo rito si dice arrivata al beneamato Silvio Gigli, a seguito di una sua acuta osservazione sullo spostamento delle famiglie dall’interno dei rioni all’esterno delle mura di città, dove si iniziavano a costruire case migliori. Questa diaspora rischiava di logorare il forte legame del contradaiolo con la contrada, perdendo quel senso di appartenenza al territorio che invece è base dell’istituzione tradizionale stessa del rione.
Dai suoi scritti racconta infatti :“[…] fu nel 1932 che ebbi l’idea di fare una fontanina in ogni Contrada al fine di dar vita a questo originalissimo “Battesimo Contradaiolo” che consacrava per tutta la vita l’appartenenza del neonato alla Contrada di nascita[…] Contradaioli della Contrada rivale alla mia, rubandomi l’idea, misero in atto la fontanina (1947)[…] Resto addolorato solo da ciò che mi ostacolò, e cioè la realizzazione da parte della Contrada rivale alla mia, prima che io stesso offrissi la fontanina alla Tartuca (1951), ma nessun dubbio esiste sul fatto che tutto fosse uscito dalla mia mente”.
Iniziata questa nuova istituzione in Chiocciola e Tartuca, e passata a tradizione da subito, le altre contrade seguirono l’esempio, e fu il fiorire in tutta la città di queste originalissime strutture, ognuna nel cuore di ciascun rione. Solo la contrada del Valdimontone non ha una fonte battesimale, ed è quindi esclusa dall’itinerario.
In basso si può scaricare la traccia GPS del percorso, la sua descrizione, e una breve storia di ciascuna fontana.
Su Google Maps è possibile vedere tutto il percorso su mappa satellitare.
Informazioni utili: il sito dell’Apt di Siena, www.terresiena.it e quello delle guide turistiche di Siena guidesiena.it.
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