Parco del Beigua

Anello della Val Gargassa

Testo e foto di Daniele Mora
Inaspettato è l’aggettivo migliore che mi viene in mente per descrivere questo lembo di Liguria strappato per un paio di chilometri al confine piemontese; inaspettato, sorprendente e inatteso e proprio per questo lo consiglio a tutti. Sconosciuto alla grande massa è, nell’insieme delle sue tre parti, di una bellezza davvero inconsueta e di una ricchezza di luoghi e angoli talmente incantevoli e incantati da ricordare paesaggi a noi estranei, anche molto lontani dall’Italia.
Tre parti, dicevo. A mio parere tutto l’anello si può dividere in tre tipi di natura e paesaggi ben distinti, ognuna con il suo fascino e con le proprie caratteristiche.
La prima parte è la più aliena e singolare, è la zona dei Canyon. Un chilometro circa di gole, anse, cascatelle, massi e pareti a strapiombo sul torrente (Il Gargassa). Il sentiero, favoloso, ci passa accanto e sono molti i punti in cui si può accedere a livello dell’acqua.
La seconda parte corrisponde al punto in cui si raggiunge una vasta piana erbosa con qualche albero da frutto (di cui abbiamo approfittato vergognosamente) e le rovine del paese minerario di Veirera. Paese dal quale, seguendo le indicazioni per “Sorgente Sulfurea” in 15 minuti si raggiunge una… sorgente sulfurea.
La terza parte è quella più montana e impegnativa. Dal piano di Veirera (401 mt.) si raggiunge il punto più alto e panoramico: i circa 500 metri del Passo della Rocca dei Corvi. 500 metri non è certamente una quota da percorsi alpini ma garantisco che, essendo tutto più basso di te, la vista che si gode da lassù è davvero eccellente.
Tutto il percorso offre molteplici spunti per gli interessi di chiunque: dagli amanti delle conformazioni rocciose (geologi), ai patiti di delle pietre (mineralogi), dagli studiosi degli animali (zoologi) ai ricercatori della natura (biologi e botanici), da chi studia il corso dei fiumi (idrografi) a chi sa tutto sulle montagne (geomorfologi), da chi vive per le sorgenti sulfuree (geologi termalistici) a chi ricerca la storia e il passato (storici minerari); ma anche e soprattutto da chi adora camminare (trekkinghisti) fino a chi ama trascorrere una fantastica giornata diversa dalle altre.

Itinerario facile di circa 8 km con 500 m di dislivello. Informazioni utili sul sito del Parco Beigua.

Su Google Maps è possibile vedere il percorso su mappa satellitare e, qui in basso, si può scaricare la descrizione dettagliata del percorso e la traccia GPS.