Da Chiavari a Genova
Percorrere tutta la costa ligure, da Portovenere fino a Ventimiglia, camminando il più vicino possibile al mare. Su sentieri, carrarecce, piste ciclabili e, dove non se ne può fare a meno, asfalto, purtroppo. Questo è il quarto tratto fatto, da Chiavari a Genova, l’ultimo sulla Riviera di Levante.
Siamo arrivati a Genova. Partiti da Portovenere, questo è l’ultimo tratto del nostro cammino che completa la Riviera di Levante. Percorsa tutta sulle tracce del Sentiero Liguria e del Sentiero Verde Azzurro, sentieri che scorrono paralleli alla costa stando il più vicino possibile al mare. Il tratto più antropizzato: i paesi si succedono uno dopo l’altro, ma i punti panoramici non mancano, e nemmeno i dislivelli… Il prossimo anno saremo su quella di Ponente. E’ il tratto più antropizzato di tutta la riviera, ma ci sono comunque molti punti panoramici, e i paesi attraversati sono tra i più caratteristici e famosi della costa ligure, promontorio di Portofino in particolare. I sentieri sono tutti ben segnati quindi non è necessaria una descrizione dettagliata; al plurale perchè il S.L. e il S.V.A. spesso si sovrappongono, ma conducono sempre alla stessa meta. Troverete anche i segni gialli della Via della Costa, la Via Francigena ligure, che in alcuni incroci si rivelano utili.
Prima tappa: da Chiavari a Rapallo – 13 km con 860 m di dislivello +/-. Nessuna particolare difficoltà e tutta ben segnata, con belli affacci su Chiavari e sul Golfo del Tigullio. Quasi sempre si tratta di vecchie mulattiere o crose che raggiungono le chiesette o i santuari posti sulle colline più panoramiche dell’immediato entroterra, come il santuario della Madonna delle Grazie, Sant’Ambrogio e San Pietro. In caso di problemi la tappa può essere interrotta alla stazione di Zoagli.
Seconda tappa: da Rapallo a Camogli – 20 km con circa 1600 m di dislivello +/-. Tappa lunga e impegnativa, in particolare nel tratto tra San Fruttuoso e San Rocco, dove il sentiero in alcuni tratti è disagevole, esposto, con la presenza di catene per aggrapparsi. I saliscendi sono continui e mettono a dura prova, a tratti molto ripidi. Noi abbiamo impiegato quasi dieci ore, con il tratto dopo le Batterie fatto con la luce delle frontali. La tappa può comunque essere interrotta a Portofino (autobus di linea) o a San Fruttuoso, traghetto ma solo con mare calmo. Tanta fatica viene però ripagata da panorami unici, con baie da sogno e torrioni di roccia che sembrano emergere dal mare o dal folto della vegetazione.
Terza tappa: da Camogli a Nervi – 16 km con 1100 m di dislivello +/-. Tappa impegnativa per i dislivelli ma senza particolari difficoltà, con due scalinate toste poco dopo Camogli. Può essere interrotta alle stazioni di Recco, Sori e Bogliasco. Anche qui non esiste un sentiero vero e proprio, si va ancora lungo scalinate, crose e viottoli di campagna. La scarsa presenza di traffico, che viene sempre evitato grazie a stradine alternative nel pieno dei centri abitati, rende il percorso gradevole con panorami favolosi sul Golfo Paradiso e sul levante genovese.
Quarta tappa: da Nervi a Genova Principe – 19 km con 800 m di dislivello +/-. Anche questa tappa è lunga ma non troppo impegnativa. Difficile la salita da Nervi a Monte Moro, su sentiero accidentato e ripido. Il lungomare di Genova è poi una goduria. Può essere interrotta alla stazione di Sturla. Il panorama dal Monte Moro su Genova e sulla costa è magnifico, o cosi si dice… noi eravamo in una nuvola, pioggia compresa. Dall’alto del sentiero è possibile vedere tutto il percorso che abbiamo fatto nei giorni precedenti.
Su Google Maps è possibile vedere tutto il percorso su mappa satellitare e, qui in basso, si può scaricare la traccia GPS.
La bella baia di Paraggi Il ponte medievale di Bogliasco Camogli versione natalizia Chiavari dal nostro sentiero Verso Rapallo I caratteristici muri a secco Le case colorate di Nervi Portofino Portofino dal sentiero Rapallo L’Abbazia di San Fruttuoso La piazza di Zoagli Veduta verso sud Genova vista dal Monte Moro Il lungomare di Genova