Crete Senesi Corsano

Le Crete di Corsano e Corsanello

Il nostro percorso parte dal centro delle Ville di Corsano, sulla strada asfaltata direzione Radi. Arrivati al viale di cipressi, lo risaliamo verso destra fino alla Torretta. Edificata nel 1860, fungeva da belvedere su Siena, il Chianti e l’Appennino. Dai racconti del Pipi, l’ultimo dei Buonsignori morto nel 1909, sembra che la Torretta sia stata fatta costruire da Riccardo Buonsignori per i suoi incontri galanti e segreti con la contessa Sansedoni che, “passeggiando”, arrivava dalla Selva attraverso il bosco dei Mocali. In seguito è stata adibita a serbatoio dell’acqua del Vivo; dal bacino, costruito a piano terra, partiva una tubazione che ha alimentato Corsano fino ai primi anni 90. Il piazzale rotondo che troviamo sul percorso, detto “galoppatoio”, fu usato per il maneggio e l’allevamento di cavalli fino alla seconda guerra e, in seguito, trasformato in allevamento di starne e fagiani per la riserva di caccia di Corsano.
Torniamo indietro e scendiamo verso la bella Villa di Corsano, oggi dimora storica. Di antiche origini Medievali, fu riedificata tra il XV ed il XVI secolo, ma deve la sua struttura attuale ad un definitivo intervento nella seconda metà dell’800. La famiglia Buonsignori volle la trasformazione della villa, che prima era in parte adibita a magazzini rurali, in elegante residenza, separando le funzioni con la costruzione della fattoria, di cantine granai scuderie e numerose case coloniche per i contadini. All’epoca venne costruito anche il parco con la peschiera e, come continuazione del parco, il viale di cipressi che conduceva alla Torretta. Nel 1917 ci furono nuovi restauri e abbellimenti, e fu sistemato anche il viale di cipressi capitozzati.
Dalla villa prendiamo in discesa la bella strada di Corsanello, meta privilegiata di numerosi fotografi. La percorriamo fino in fondo dove termina in un campo in prossimità del torrente Sorra.
Qui c’è il punto più difficile del percorso, ma solo per un centinaio di metri: ci teniamo sulla destra della Sorra e traversiamo il piccolo fosso della Fusola in prossimità della confluenza dei due. Il guado non è difficile salvo grosse piogge nei giorni precedenti, ma dopo il sentiero è solo una traccia, difficile da vedere e infrascato. Ci teniamo sulla sinistra tra la recinzione e la Sorra e risaliamo verso il ponte. Controllare bene questo passaggio su Google Maps.
Arrivati sulla strada bianca, la prendiamo verso Siena fino ad arrivare all’agriturismo Belvedere, dove imbocchiamo la strada a sinistra che ci porta fino a Poggio ai Frati, punto panoramico su Siena. Si tratta dei resti di una fortificazione due-trecentesca ridotta a uso rurale in età moderna. Ben visibile il poderoso torrione di forma rettangolare, interamente realizzato in pietra con un’alta base a scarpa. Da qui si scende verso la strada asfaltata che percorriamo verso destra per un breve tratto, fino alla strada bianca sulla sinistra con indicazione Mugnano.
Scendiamo nella valle del torrente Sorra e poi risaliamo fino a Mugnano. Qui arrivati, si prende la strada bianca sulla sinistra dopo la vecchia chiesa, chiusa da una sbarra. Si arriva a Poggio alle Pietre e si devia sulla campestre a destra, proseguendo sempre avanti direzione Ville di Corsano. Arrivati ai due poderi delle Stine, Basse e Alte, si prosegue verso il castello di Grotti. Le prime notizie di questo risalgono al 1221. La torre è indicata come luogo di nascita di Orlandino di Azzo, un ricco mercante del XIII secolo. In seguito divenne proprietà della nobile famiglia degli Ugurgeri, per poi essere presa e devastata, con le case annesse e la vicina torre delle Stine, dai soldati austro-ispani nell’ultima guerra contro Siena e Montalcino. Il castello ha una struttura imponente, a metà tra il fortilizio e il palazzo nobiliare, con pianta ad U e base a scarpa. E’ circondato da due ettari di giardino all’italiana e parco all’inglese, particolare unico su tutta la provincia di Siena. Da qui, seguendo la strada asfaltata, si torna verso le Ville.

Qui sotto si può scaricare la traccia GPS del percorso e, su Google Maps, è possibile vedere l’itinerario su mappa satellitare.