Chianti Senese

Chianti Senese, da Pianella a Monti in Chianti

L’itinerario è lungo circa 10 km e non presenta particolari difficoltà. I dislivelli sono di 400 m in salita e 200 in discesa.

Da Pianella, in prossimità del ponte sul fiume Arbia, si prende la strada asfaltata in salita con indicazioni Vagliagli/Castello Cerreto. Dopo un centinaio di metri diventa sterrata e inizia a salire tra i primi vigneti del Chianti, costeggiando la villa di Vitignano e poi i poderi Apparita e Porto. Si arriva alla bella Canonica a Cerreto, oggi cantina e agriturismo, dove è possibile una breve visita esterna. Si prosegue sempre per la strada bianca tralasciando il bivio a sinistra per Pievasciata, ma dando uno sguardo al panorama verso il profilo delle torri di Siena. Arrivati a un incrocio con un madonnino accanto a un cipresso, si devia a destra direzione Barbocce/Castello Cerreto. Si inizia a scendere verso la valle del fiume Arbia, con sulla destra il profilo del Monte Amiata. Dopo circa 1 km si arriva alla cappella di Santo Stefano e qui, proprio accanto, c’è il sentiero che nel bosco ci porta in 5 min. ai ruderi del castello di Cerreto, con la caratteristica torre che, adagiata in terra, è rimasta integra e sembra una gigantesca scatola. Il castello, nominato nell’anno 1097, fu distrutto nel 1396 dai Fiorentini, in odio ai Senesi che avevano stretto alleanza con Galeazzo Visconti Duca di Milano. Si continua ancora a scendere per la strada sterrata, passando accanto alla Villa Nencini e poi a un piccolo lago sulla sinistra ricoperto di Ninfee, fiorite nella bella stagione. Dopo poco, in fondo alla discesa, si passa accanto al Mulino di Piermaggiore, in prossimità del fiume Arbia, oggi abitazione privata. Arrivati alla strada asfaltata che porta a Gaiole in Chianti la imbocchiamo verso sinistra e dopo cento metri, arrivati al Podere Arbia, deviamo a destra per la strada di bosco che in salita ci porta fino alla cantina di San Marcellino, con l’omonima chiesetta che purtroppo sta andando in rovina. Si prosegue per la strada principale sulla destra, tra vigne e olivi, passando accanto a Colle fino ad arrivare alla bella Pieve di San Marcellino. Già molto importante nel medioevo divenne poi proprietà della famiglia Ricasoli. Nel 1176 fu sede di un importante accordo di pace tra senesi e fiorentini. Depredata nell’ultimo secolo di tutti i suoi tesori, merita comunque una visita per le belle colonne in marmo Pario e Cipollino.

Su Google Maps è possibile vedere la mappa satellitare con il percorso e, qui sotto, si può scaricare la traccia GPS e la cartina su base OpenStreetMap.