Monte Cimone e Cimoncino
Una vetta affollata, non di escursionisti ma di antenne e strutture importanti:
la stazione meteorologica di Monte Cimone, ufficialmente riconosciuta dall’organizzazione meteorologica mondiale (CAMM, ente del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare che dipende dal Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica CNMCA). Funzionante 24 ore su 24 con dal 1946, fornisce dati per la navigazione aerea, le attività di previsione meteorologica ed per gli studi di climatologia.
C’è anche l’Osservatorio climatico CNR “Ottavio Vittori”, dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR, per lo studio dell’atmosfera e del clima, ospitato nell’ex rifugio CAI Romualdi. Interamente automatizzato, è controllato a distanza.
C’è poi una cappella dedicata alla Madonna delle Nevi, inaugurata nel 1908, dove tuttora, il 5 Agosto di ogni anno, viene celebrata una messa e una processione. Per non parlare poi di antenne, ripetitori e impianti sciistici e le rovine di una vecchia torre meteo a pianta ottagonale.
Insomma, c’è di tutto, ma è un balcone panoramico tra i più belli dell’Appennino. In condizioni ottimali è il monte che offre la più vasta visuale dell’Italia. Si vede dall’Adriatico al Tirreno, con all’orizzonte la Corsica e l’arco alpino, quindi vale la fatica di arrivarci. Fatica perchè dal versante toscano è più complicato rispetto a quello modenese.
La nostra escursione parte da Capanna dei Celti, poco sopra a Fiumalbo, e sale lungo una vecchia pista da sci che, in maniera ripida e diretta, ci porta fino alla vetta. Si scende poi per il crinale verso il monte Cimoncino (sent.447) e, poco dopo il Monte La Piazza, si devia a destra sul sentiero 489 che ci riporta a Capanna dei Celti. Sono circa 10 km con 900 m di dislivello +/-. Il giro può essere fatto anche all’inverso, in questo caso sarà più ripida la discesa.
Su Google Maps è possibile vedere il percorso su mappa satellitare e, qui in basso, si può scaricare la traccia GPS.